CLIMBING
METRI DI QUOTA
TIRI
SVILUPPO ARRAMPICATA
MINUTI DI AVVICINAMENTO
Un avvicinamento di un'ora dal Rifugio Torino, sui ghiacci del Monte Bianco, con scorci mozzafiato sui 4000 del Massiccio.
Un'arrampicata impegnativa, su una roccia bellissima, a tratti molto esposta.
Difficoltà: 6a+, 6a obbligatorio.
Materiale necessario: picca, ramponi, imbrago, casco, due corde da 60 metri. Friend dallo 0,2 al 3 (utile raddoppiare 0,5 0,75 e 1), 8 rinvii e 2 allungabili, ghiere, cordini e normale equipaggiamento da arrampicata.
Le protezioni sono da integrare. Le soste in loco sono a spit, alcune sono da attrezzare.
Per questa avventura abbiamo deciso di affidarci ad Escape Outdoor Guides di Torino, in particolare, alla guida alpina Carlo Giuliberti... saggia decisione!
In macchina fino a Skyway Monte Bianco, a Entrèves (Courmayeur).
Parcheggiare l'auto nei parking a pagamento (interrati o all'aperto) o nei parcheggi liberi vicino a Sky Aviation
Parcheggiata l'auto prendere la funivia fino a Punta Helbronner. In alta stagione consigliamo di prenotare il biglietto.
Da Punta Helbronner scendere in ascensore al Rifugio Torino. Nota: l'itinerario di seguito descritto è fattibile in giornata ma è molto ambito e, quindi, frequentato. Noi abbiamo preferito pernottare in rifugio.
Decidiamo di partire dal rifugio alle h 5:30, per precedere le altre cordate. Dal Rifugio Torino, indossiamo ramponi e imbrago, percorriamo il ghiacciaio dirigendoci verso il Col Flambeaux.
Dal colle scendiamo in direzione dei Satelliti e risaliamo fino al canale che separa il Grande dal Petit Capucin.
Passata la terminale, risaliamo il pendio di neve e ghiaccio per poi tenerci sulla destra, fino ad arrivare a una comoda terrazza. Qui è presente una sosta a spit con una lunga fettuccia dove lasciamo gli zaini e scarponi.
La Via degli Svizzeri al Grand Capucin, fonte planetmountain.com
Alle h 6:30 attacchiamo la Via degli Svizzeri, che percorreremo fino alla L8, per poi proseguire lungo O sole mio.
L1 - Partenza in traverso ascendente a sinistra. Moschettoniamo una sosta a spit e proseguiamo fino ad una sosta a chiodi con cordoni su comodo terrazzo in un diedro. Circa 40 m. III grado
L2 - Dritto sopra la sosta, poi leggermente e destra girando uno spigolo e moschettonando una sosta a spit. Per belle fessure verso sinistra si arriva ad una sosta a chiodi alla base di un diedro ingombro di blocchi. Circa 30 m. III+
L3 - Con passo atletico si sale sopra la sosta a destra. Stupende fessure conducono ad un ampio terrazzo alla base del diedro. Circa 30 m. 5b
L4 - Si attacca la fessura di sinistra salendola fino quasi contro il tettino, si passa allora sulla lama a destra che porta in sosta. Circa 30 m. 6a
L5 - Superare un primo diedro atletico, si prosegue più facilmente fino ad un passaggio leggermente più difficile. Superatolo spostarsi subito a sinistra sul terrazzo (sosta poco visibile). Circa 30 m. 5c
L6 - Salire nel diedro fino alla sosta in una nicchia. Sosta più comoda sul terrazzo a sinistra. Circa 30 m. 5a
L7 - Salire ancora nel diedro fino al suo termine, proseguire fino ad una fessura con cuneo di legno a sinistra dello spigolo. Salire la fessura e lo spigolo soprastante. attraversare all’evidente terrazzo a sinistra. Sosta di O sole mio. Circa 30 m. 5b
L8 - Tornare a destra e superare il lungo diedro con i primi due chiodi che muovono. salire fino alla base dell’ultimo diedro prima dell’evidente tetto nerastro. Guardare a sinistra individuando la sosta a spit di O sole mio. Circa 30 m. 6a
L9 - Utilizzando 2 spit di O sole mio raggiungere il tetto della svizzeri e, lasciandolo a destra, continuare per fessura fino in sosta. Circa 30 m. 6a
L10 - Proseguire lungo la fessura sopra la sosta fino al comodo terrazzo con sosta a spit (gli spit di O sole mio vanno a sinistra su placca). Circa 30 m. 6a
L11 - Salire lungo fessure che portano leggermente a destra sullo spigolo. Sosta alla base di un diedro. Circa 30 m. III
L12 - Salire nel diedro soprastante e proseguire fino in cima. Circa 30 m. III
Discesa: dalla fine del diedro attraversare tutta la vetta e dopo qualche metro in discesa (II) reperire una sosta a spit e qui calarsi con 11 doppie sulla parete Est.
Abbiamo testato per voi i nuovi GARMONT ASCENT GTX: semi ramponabili, comodi e soprattutto leggeri. Approved!
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