CLIMBING

Via Chi vuol essere lieto sia

Autunno - Primavera

Difficoltà max 6a
Liguria, Porto Venere
Esposizione Ovest
0

METRI DI QUOTA

0

TIRI

0

SVILUPPO MASSIMO

0

MINUTI DI AVVICINAMENTO

La grande classica del Muzzerone, al Pilastro del Bunker (Portovenere, La Spezia).

Aspettatevi un avvicinamento avventuroso, aggrappati a corde fisse, lungo un sentiero irto e spesso fangoso.

Ammirate l'ambiente spettacolare, con falesie a picco su un mare turchino.

Godetevi un'arrampicata impegnativa su una roccia bellissima. Siete su una delle vie più belle della Liguria!

Difficoltà: 6a, 5c obbligatorio (ma azzerabile)

Materiale necessario: 16 rinvii, corda da 80 metri (o 2 mezze da 60 m), normale equipaggiamento da arrampicata. Friends utili ma non indispensabili.

Le protezioni in loco sono in fix inox e tutte le soste sono attrezzate con catena e anello di calata.

Avvicinamento

In macchina fino al tornante prima del Forte del Muzzerone. Parcheggiare l'auto in modo da lasciare libero l'accesso al sentiero.

ATTENZIONE: non lasciare nulla in macchina, la zona è altamente frequentata. Dall'inizio della strada che porta al forte pullulano cartelli di divieto di campeggio.

Parcheggiata l'auto si prosegue a piedi su un sentiero in piano che, in breve porta al "bunker": faro storico che ora è un punto di controllo GPS, in altre parole si tratta di "resti di una costruzione con grosse antenne".

Prima del bunker, sulla destra, un ometto e una pietra con una freccia rossa segnano la partenza di un ripido sentiero con corde fisse che scende per circa 200 m.

Arrivati al fondo del canale, con l'aiuto prima di corde poi di cavi in acciaio, proseguire con un breve traverso (verso sinistra faccia al mare) fino ad una sosta da dove partono delle altre corde fisse (molto esposte): legarsi, assicurarsi e proseguire fino ad un pino isolato sullo spigolo. Ore 0,25

ATTENZIONE: è vivamente consigliato far sicura al primo tiro prima delle corde fisse (molto esposte) con i piedi ancora sulla terra e non appesi al pino!

La via

La via inizia a picco sul mare, quindi inizialmente la roccia è compromessa dalla salsedine ma migliora dopo poco.

L1: si parte dal pino isolato (presente una sosta), salire prima dritto (5b) poi con andamento verso destra (5b), quindi uscire su bella fessura (5c un passo di 6a). Giunti su un terrazzino, traversare a destra 3 metri, poi sosta su 2 fix e catena. 40 m

L2: salire il bellissimo diedro fessurato (5b), proseguire verticalmente (5a), fino a sosta con catena. 40 m

L3: salire un bel muro a buchi (5a), superare un tratto con vegetazione, poi salire una fessura larga e liscia con pochi piedi (6a+ azzerabile), traversare a destra seguendo il punto più debole (5b), e risalire fino a terrazzo con sosta con catena. 35 m

L4: salire dritto su bellissime lame e fessure (5b), giunti sotto un tetto tenersi a destra fino a raggiungere un diedro e salirlo con passo atletico (5b), quindi girare a sinistra (5b). Alla sosta su corda fissa rotta (2 fix e vecchio fix artigianale) proseguire su terreno facile (3) poi spostarsi a sinistra fino ad una sosta, 50 m (attenzione a non farsi attrarre da una vecchia sosta a fix posta sulla verticale).

L5: salire verso destra (5a), superare una fessura svasata (5c / 6a), poi uscire su un muretto (5c), proseguire su salti (5b), sosta sul margine della parte, 40 m

Discesa: un breve sentiero che parte in salita all'arrivo della via riconduce al bunker e poi al parcheggio, 10 minuti.

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